GRANGANGA

...quel gran sapore della coca in bottiglia

8.1.07

Rimozione da Tiffany ovvero Pavarotti & friends un caso ancora coperto


Il nostro è un paese che insabbia, dimentica, rimuove. Fa parte del DNA degli italiani tirare avanti sempre e comunque mettendo da parte ogni sorta di nefandezze. di una in particolare, e molto recente, quasi tutti fanno finta di dimenticarsi: "Il Pavarotti & friends". Quando ne parli in giro tutti abbassano un po' la testa, o guardano da un'altra parte, o ti fissano spalancando gli occhi come stessi parlando di uno sbarco alieno. I più spavaldi affermano (e sembrano sinceri) che addirittura non sanno di cosa si stia parlando, che per loro Pavarotti è un eroe nazionale stimatissimo in tutto il mondo. E allora veniamo ai fatti: c'è stato un periodo neanche troppo lontano in cui rivestendola come manifestazione a scopo umanitario si perpetrava uno dei più grandi scempi alla musica dai tempi in cui alcuni primitivi battendo a caso delle pietre sulle pareti delle caverne ne ricavavano una godibile sensazione. C'era un tempo in cui due uomini, Pava e Rotti, vennero accorpati da un dio maligno e birichino in uno solo, enorme. L'uomo piangeva molto e si muoveva a fatica disperandosi e allora una dea, vedendolo sempre con un fazzoletto in mano, ebbe pietà di lui e gli fece due doni: un bel canto potente e una fidanzata tanto scaltra da esercitare su di lui pratiche degne di Priapo ogni qualvolta si apprestava a firmare contratti di qualsiasi tipo. Il nostro eroe ebbe successi incredibili e un giorno ebbro di vino e priapismo partorì l'orrenda nequizia: "Se io posso cantare l'opera posso cantare anche la musica leggera. Inviterò tutte le star del mondo a cantare pop e rock con me per salvare i bambini del mondo". E così nessuno si sognava di storcere il naso mentre il nostro si impegnava in patetici duetti con Ligabue, Jovanotti, Pelù, Mariah Carey che di lì a poco finì in una clinica per depressi cronici. Con la pretesa di una jam session tra classico e moderno venivano sdoganate le peggiori minchiate in un' infinita kermesse sospesa tra lo zecchino d'oro e il Rocky horror picture show. persino Bono e gli U2 non rimasero immuni dal contagio radical-kitsch sottoponendosi, all'ombra del patetico baobab emiliano, ad una pietosa esibizione sempre in bilico tra la schizofrenia( what am i doing here with this fat ugly man? let's get out of here!!) e la crisi di nervi. poi qualcosa si incrinò: il nostro si era ciucciato qualche soldo di troppo, forse la fidanzatina gli aveva sbagliato qualche 740(chissà!) e il nostro "evasone" fiscale lasciò per sempre perdere l'appuntamento col suo P.& friends, facendo tirare un sospiro di sollievo a Christina Aguilera, Britney spears e robbie williams che non si dovettero piegare (come le povere Spice Girls) alla triste cafonata di bene-(de)ficenza. L'Italica gente lo perdonò, fece finta di dimenticare i suoi duetti e lasciò colmare al festival di Sanremo il fabbisogno trash che il nostro glorioso popolo da sempre richiede a gran voce.

posted by kapola @ 4:39 AM 11 comments