lavavetri fèscion. ovvero anche i rom non piangono (più)

"basta con l'assalto dei freaks! ce vuole la gnugna" avrà tuonato il capo durante una riunione nella roulotte, sbattendo forte il pugno sul tavolo e facendo volare il rolex. in effetti, qualcuno ha capito che il circo dei miracoli allo stop del semaforo era roba superata. infatti si nota da qualche tempo nella capitale un piccolo cambiamento di portata epocale: i lavavetri sono quasi tutte ragazzine belle e slanciate di sicura provenienza rom ma vestite in maniera aggraziata che ti sfoderano un bel sorrisino e non le solite smadonnate se provi a rifiutare il quotidiano bagnetto al parabrezza. e in effetti è proprio il loro attegiamento che ti convince a lasciarle fare perchè fiche non sono, ma carine sì. tra l'altro le occupazioni dell'automobilista al semaforo ormai sono di tutto rispetto: dopo anni di superbe scaccolate ci si dedica con attenzione a smessaggiare e durante il più estraniante dei nostri oneri quotidiani come poteva il gollum di turno attirare la nostra attenzione con quel suo funesto loop "preeeego...me aiutttaaa...signooooreeee te benedicaaaaa"? Che poi quando partiva il rosario era proprio il momento di ficcarsi una mano tra i coglioni e toglierla tre semafori più avanti. le nuove gnugne non parlano, ammiccano. non hanno bisogno di pietire perchè parlano il linguaggio universale della fica. aria di novità anche tra le colleghe zoccole che sfoggiano un new look e la Colombo trabocca di giacchette bianche e minigonna scura. una specie di divisa della troia difficilmente riconoscibile da quella delle coatte che tornano da ostia. il loro stilista deve aver partecipato alla riunione nella famigerata roulotte aver acceso mtv ed essersi ispirato a qualche video di robbie williams. poi ha controllato la cassa comune e vista la penuria di fondi ha pensato di ripiegare su un look "costume e società". magari mi sbaglio, forse non sono zoccole e al posto di un pompino ti offrono un'intermediazione finanziaria.