GRANGANGA

...quel gran sapore della coca in bottiglia

10.7.06


mi sono svegliato da campione del mondo. tardi, da campione del mondo. ho fatto la pipì da campione del mondo e una doccia da campione del mondo. poi ho fatto il caffè da campione del mondo e ho pensato a come passare la mia prima giornata da campione del mondo. sarà così per quattro lunghi anni. ogni cosa che farò la farò da campione del mondo. scriverò sceneggiature da campione del mondo e mi farò nuovi amici da campione del mondo, andrò a ballare da campione del mondo o semplicemente attenderò l'autobus e farò la fila alle poste, ma da campione del mondo. è un mio diritto e fino al giugno duemiladieci se andrò all'estero mi daranno sempre la mano, ma anche se probabilmente non lo sapranno o gli sarà sfuggito di mente, me la daranno da campione del mondo. quando nel novembre del duemilanove forse ci sarà una giornata uggiosa di pioggia col primo freddino e qualcosa andrà storto e qualche pensiero triste cercherà di fissarsi nella mia testa io mi ricorderò di essere campione del mondo e che questo stato di cose è passeggero perchè avrò ancora un altro, lunghissimo anno da campione del mondo. forse continuerò a pensare a lungo alla faccia di grosso: il viso di grosso è perfetto per entrare nell'immaginario collettivo. quello di Tardelli non ne uscirà mai ma ormai arriva sbiadito e confuso. grosso con i suoi lineamenti irregolari somiglia a uno di quei pupazzoni di carnevale che comunicano allegria, a un folletto che ti ruba le scarpe, a quell'amico che sa fare una cosa benissimo e a cui chiedi consiglio (tipo: "senti grosso non mi parte la macchina...che c'ha?"). Sarà bello quando si litigherà con il capo o qualche stronzo per strada immaginare il faccione di grosso che si sovrappone a quello di chi abbiamo davanti comunicandoci benessere e ilarità. immagino un pallone areostatico a "faccia di Grosso" che giri per la penisola e che faccia fermare le auto e i passanti, gli autobus e i treni e che tutti guardandolo, escano dalle vetture e dai mezzi di trasporto e comincino ad abbracciarsi e a ricordarsi di farlo, bene, da campioni del mondo.

posted by kapola @ 4:34 PM

3 Comments:

At 17:39, Anonymous Anonimo said...

Caro Kapola, ti ringrazio. Ti ringrazio per avermi fornito l'opportunità di riflettere sul fatto che finalmente potrò cacare dove meglio e quando vorrò, senza che Ceckkini mi scherzi. Poichè cagherò da Campione del Mondo! Turner.

 
At 18:30, Anonymous Anonimo said...

ho goduto non poco nel leggere il bel post del kapola.
Anch'io - come tutti - ho trascorso 3 giorni da campione del mondo, un vero sollazzo in ogni mia piccola azione quotidiana.
A latere di questi mondiali mi soffermo su due considerazioni. La prima è una sorpresa per me stesso: mi ha sconvolto davvero l'enorme partecipazione ed entusiasmo che hanno caratterizzato la serata di lunedi per le strade di Roma, credevo che gli eccessi dello scudetto giallorosso del 2001 rimanessero insuperabili, sono stato prontamente smentito e mi rallegra davvero pensare che l'italiano non è solo romanista, laziale o juventino ma è un gran tifoso della nazionale.
In secundis una mia considerazione personale sui meriti di questa coppa. Tolti gli ovvi elogi a Ka-nnavaro e Grosso, credo che questo sia stato il mondiale di Pirlo. In pochi secondo me ne hanno apprezzato il suo incredibile lavoro come motore della squadra.
Che per me sia il miglior numero 10 degli ultimi anni è ora più che mai una certezza. Il fatto che sia stato il giocatore del mondiale che ha toccato più palloni è una prima spia di verifica della sua immensa importanza; e non è solo quantità ovviamente, si tratta di un vero faro, di un vero leader, di un trascinatore e catalizzatore del gioco che da decenni l'Italia non aveva. Così la penso.
Infine Lippi, meraviglioso, unico, fantastico tanto quanto antipatico. Ma quando uno è il top degli allenatori che si sono mai visti... chapeau!
Salut,
zazzi

 
At 21:56, Blogger thalassa said...

Perfettamente d’accordo su Pirlo, bravissimo e determinante; tuttavia non credo sia un problema di mancato apprezzamento: è che le parole per elogiare i ragazzi alla fine non bastavano più, è che di partita in partita si è accesa una nuova stella, senza offuscare le altre, semplicemente aggiungendosi al “gruppo”.
La cosa meravigliosa e definitiva è che alla fine, stella dopo stella, il cielo sopra Berlino davvero è stato solo azzurro!!!

 

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