GRANGANGA

...quel gran sapore della coca in bottiglia

31.3.06

voglio vivere baustelle


i baustelle sono un gruppo. di montepulciano. il punto non è questo. è che da novembre ho deciso di vivere baustelle. ho comprato un pastrano, un tappeto a chiazze di mucca, ho raccattato un televisore 23 pollici rosso purissimo '70 al cassonetto. ho incorniciato un 33 giri sull'educazione sessuale del '74. cuscini da MAS con disegni optical. e tante altre cose così. ho rivisto "io la conoscevo bene", film meraviglioso di pietrangeli. la mia casa si trova bene in versione "baustelle", me l'ha confidato ieri sera, anche se la lavatrice si sente un po' fuori luogo e troppo moderna. "un romantico a milano" ha segnato il mio inverno e imperversa nella testa. stasera al circolo non si trova un biglietto. temendo il delirio mi ero premurato di acquistarli in anticipo. loro non deludono. non so se le gnugnette perfettamente radunate alle mie spalle sanno riconoscere l'universo pop dei baustelle. cogliere l'estetica cinematografica 60-70 italian style. ma le cantano a squarciagola le canzoni e va bene così. tornato a casa il tappeto mi chiede come sia andato il concerto. e il gongoro, il gorilla di casa, è curioso di sapere se ho visto il corvo joe.
"Sì, e ti saluta."
bello se tutto il mondo fosse baustelle
  • baustelle
  • posted by kapola @ 2:23 AM

    2 Comments:

    At 21:25, Blogger ilVino said...

    Ecco, io non sono mai riuscito a partecipare a discussioni critiche sui Baustelle, a parlare della loro musica o dei loro testi in maniera sobria. I Baustelle sono un mondo a parte, evocano atmosfere familiari solo a chi apprezza un certo tipo di estetica (POP?!?!). Quel gran sapore che ha la cedrata in bottiglia.

     
    At 02:06, Blogger kapola said...

    e infatti la mia non lo era. solo una dimostrazione di come assaporare le loro suggestioni decisamente pop. la cedrata è strepitosa. Apertas per tutti!

     

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