GRANGANGA

...quel gran sapore della coca in bottiglia

26.3.06

La teoria dell'Imbuto e altre catastrofi


“Conoscete la teoria dell’imbuto?”
Certo ciccini non la conoscete perchè è una stronzata che ho inventato io.
“Immaginate la domanda come il lato ampio dell’imbuto e l’offerta come quello stretto dove passa il liquido…se per domanda intendiamo la ricerca di amore da parte di uomini e donne e per offerta l’oggetto maschile e femminile di tale ricerca…”
Chiariamo…
“Quello che si interseca perfettamente con le nostre aspirazioni estetiche e comportamentali è una piccola e ricercatissima percentuale di quello che in realtà noi possiamo afferrare. Ecco perché si va via di testa quando si pensa di aver veramente afferrato quella percentuale di semidei che normalmente non ci sono destinati. Ma attenzione! Non è vero che siamo riusciti ad arrivare al nettare e qui entra in campo una seconda tendenza…
L’idealizzazione…
“Nessuno accetta l’idea di non arrivare mai a beccare uno o una dell’elite ma fa finta di credere che sia possibile. Idealizza uno o una come lui fino a crederlo meraviglioso/a con la piena convinzione di avercela fatta, di essere entrato nel gotha dell’addominale scolpito, nel wallala della figa a vita bassa, nei campi elisi della boccia soda…”
Silenzio...
“Non è quello che si aspetta un consumatore di fronte al prodotto di innovazione tecnologico? Idealizzare, credere di avere in mano la risposta a tutte le sue aspettative. Non è quello che pensa una donna con il vestito da sera che non ce l’ha nessuno bello come lei? Far credere all’uomo comune che per un po’ la farà finita con la sua aurea mediocritas, che ne è finalmente uscito e che dopo aver acquistato, ancora trepidante e con la sua carta di credito ancora fumante, il prodotto che voleva uscirà dal centro commerciale con stampato un mefistofelico ghigno che dice “Li ho fregati, li ho fregati io non sono come tutti gli altri…”
(Breve estratto dalla riunione del 18 marzo in cui Paolo Poletti spiega ai suoi giovani allievi le sue regole del marketing)

posted by kapola @ 9:18 PM

1 Comments:

At 18:33, Anonymous Anonimo said...

Spero che il signor Poletti non insegni davvero…nel qual caso dovrebbe andare a rileggersi Hirschman.
Infatti, “che l’amore vada trattato come risorsa scarsa è assunzione discutibile, assurda e un po’ ridicola. L’offerta d'amore non è fissa o limitata: essa può aumentare con l’uso”, e, ancora, più importante “non resta intatta se inutilizzata”.
Avete capito, giovani allievi? Se si fa a meno dell’amore, questo lo afferma Hirsch,”si mina la vitalità del sistema”, si rischia l’atrofia!

 

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